Un’edizione di svolta: tra installazioni artistiche, teatro di strada e palchi all’aperto
Effetto Venezia, la kermesse più longeva dell’estate livornese, torna da mercoledì 3 a domenica 7 agosto all’interno del perimetro naturale di quel quartiere a cui deve il suo nome e dove vide la luce ormai 37 anni fa. Ma la principale novità di quest’anno è rappresentata dalla diversificazione della proposta, con uno sguardo alla tradizione e una nuova configurazione basata su tre differenti nuclei di proposta culturale e di spettacolo. Con un unico obiettivo, quello di attrarre lo sguardo di visitatori e livornesi sulla città, in armonia con lo slogan di quest’anno che recita Gli occhi sulle nostre bellezze.
Così Effetto Venezia 2022 diventa il set per installazioni artistiche che valorizzeranno scorci, canali, strade, piazze e che, al contempo, fungeranno da catalizzatori dello sguardo dei visitatori sulle opere. La mostra dislocata nel quartiere si intitola Il gioco della natura ed è a cura di Gaia Bindi, docente di Storia d’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze che, per il valore dell’intervento, ha deciso di concedere il proprio patrocinio all’iniziativa. Quest’ultima propone 16 opere d’arte, tra installazioni e video realizzate da 21 artisti emergenti, e si sviluppa come un itinerario a piedi nelle strade del quartiere della Venezia durante il quale il visitatore sarà invitato a seguire un percorso che si ispira al famoso Gioco dell’oca, proposto qui in chiave ecologica. La mostra ha infatti per tema la Natura nelle sue multiformi componenti e il cammino espositivo, organizzato a tappe, è finalizzato alla sensibilizzazione ambientale: ogni tappa presenta in modo ludico e divertente un argomento riferito all’ecosistema in cui viviamo, che oggi chiede sempre maggiore attenzione e nuova consapevolezza. L’allestimento complessivo è affidato ad Alessandro Scilipoti.
Accanto alla svolta rappresentata dalle installazioni d’arte, l’altra novità di Effetto Venezia 2022 passa attraverso il recupero della tradizione gioiosa, esplosiva e luminosa degli artisti di strada: un ritorno in grande stile con 12 compagnie, 2 scuole di circo e giocoleria, 16 spettacoli sia fissi che itineranti e 116 repliche in cinque giorni. A riempire le strade e le piazze del quartiere, coinvolgendo gli spettatori e sorprendendo anche i passanti più distratti, saranno performance di acrobatica aerea, manipolazione del fuoco, clownerie, giocoleria, musica e teatro di improvvisazione. La scelta dell’arte di strada non è casuale. Essa cambia il tessuto urbano, mostra gli spazi della quotidianità sotto una nuova luce, trasformandoli in luoghi altri, appartenenti ad una dimensione diversa, con leggi e convenzioni differenti, insolite e inattese. “Una città ricca di eventi culturali – tiene a sottolineare Marco Buldrassi, direttore artistico della sezione teatro di strada – è una città ricca di relazioni, che ne mettono in contatto le varie parti creando un senso di appartenenza più ampio. In questo l’arte di strada svolge il ruolo fondamentale di catalizzatore che va oltre la semplice animazione di una via o una piazza, annullando la distanza tra il performer e lo spettatore, tirandolo dentro allo spettacolo o lasciandogli il ricordo di una suggestione irripetibile”.
Non manca, ovviamente una programmazione di proposte teatrali e musicali che troveranno collocazione sui palchi di Piazza del Luogo Pio – cuore ritrovato della Venezia – della Fortezza Nuova e di Piazza dei Domenicani. Mara Sattei (3 agosto), Casino Royale (6 agosto) e Gianmaria (7 agosto) sono i nomi di spicco di una proposta musicale presentata all’interno della Fortezza Nuova insieme ad altri artisti. In Piazza dei Domenicani si concentra invece un altro tipo di proposta musicale molto apprezzata: quella delle scuole di musica attive in città. Infine, Piazza del Luogo Pio ospiterà spettacoli di taglio culturale e di intrattenimento con l’Amaca di domani di Michele Serra il 4 agosto, i Sonnambuli dei Mayor Von Frinzius il 5, un revival dei celebri doppiaggi del Nido del Cuculo il 6 e Pitecus di Antonio Rezza il 7 agosto. La scelta artistica di questa sezione è stata affidata a Francesca Ricci. Parafrasando Shakespeare, che nel Mercante di Venezia dice “Considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ciascuno deve recitare la sua parte”, la direttrice dà la sua personale visione del quartiere Venezia e della manifestazione che considera come il vero palcoscenico naturale di Livorno.
Ci sono infine le proposte di teatro leggero al Centro culturale Vertigo durante tutte e cinque le serate di Effetto Venezia, le presentazioni di libri al Museo di Città, la programmazione in Fortezza Vecchia e le mostre che saranno presentate in coincidenza con la kermesse allo stesso museo e in altre location del quartiere.
Anche quest’anno si rinnova la scelta di affidare la realizzazione dell’immagine di Effetto Venezia a un artista. Per il 2022 sarà Tommaso Eppesteingher l’autore dell’opera declinata nei diversi formati per promuovere la manifestazione. “Per l’immagine della 37a edizione di Effetto Venezia – racconta l’artista – ho scelto di rappresentare non solo la sintesi grafica del quartiere La Venezia ma dell’intera festa, così come l’ho vissuta negli anni passati e come la ricordo: piena di gente, gioia di vivere, luci e colori. Il linguaggio adottato è quello fumettistico a me caro e familiare, ispirandomi alla grafica ’70/’80 dei cartoon che amavo da piccolo, ma anche alla sintesi di Picasso, Keith Haring, Saul Bass e Shag. La festa è osservata da due grandi occhi aperti sulla calda notte del nostro quartiere Venezia e sulle sue bellezze”.
La kermesse di quest’anno sarà arricchita da un allestimento costituito da 33 totem trifacciali dislocati in tutto il quartiere nei punti strategicamente più adeguati per visibilità e accesso all’area. Grazie ad essi il visitatore potrà orientarsi attraverso le vie della Venezia e scegliere più facilmente quale percorso intraprendere per godere delle bellezze del quartiere, delle installazioni artistiche, delle performance degli artisti di strada e di quelle proposte sui palchi all’aperto.
Da quest’anno è inoltre attivo Visit Livorno 360, l’innovativo progetto di virtual tour globale della città basato su Google Maps e Street View, voluto da fondazione LEM – Livorno Euro Mediterranea con lo scopo di promuovere la destinazione Livorno. Con Visit Livorno 360, accessibile da tour.visit-livorno.it, la città è ora fruibile su Google con una modalità tecnologicamente all’avanguardia, suggestiva e coinvolgente. Su ognuno dei totem dislocati nel quartiere sarà presente un QR code che rimanderà al sito.
Tutte le informazioni sulla manifestazione con la relativa programmazione di spettacoli, iniziative, mostre e servizi sono disponibili sul sito www.livorno-effettovenezia.it
Effetto Venezia è organizzato dalla Fondazione Lem – Livorno Euro Mediterranea, ente pubblico-privato partecipato dal comune di Livorno, che ha come obiettivo quello di valorizzare a livello nazionale e internazionale l’immagine di Livorno attraverso attività che puntano a sviluppare la sua vocazione turistica. Le azioni che essa realizza attengono a due principali contesti: quello dell’ideazione e gestione di eventi culturali di taglio turistico e quello del marketing territoriale. Attualmente la Fondazione cura l’ideazione, l’organizzazione e la comunicazione di eventi come Il Villaggio della Settimana Velica Internazionale Accademia Navale e Città di Livorno, Straborgo, Effetto Venezia, Cacciucco Pride, oltre a una serie di molteplici altre attività collegate alla promozione territoriale. Il gruppo di lavoro è attualmente composto da Andrea Di Ciolo (amministrazione), Adriano Tramonti (organizzazione eventi e promozione), Gabriele Benucci (comunicazione media e relazioni esterne), Riccardo Antonini (social media manager e brand creator).