Un tributo alla città e alla sua storia. A margine della poiezione, la presentazioine del report attività 2021-22 della Fondazione LEM
Era il dicembre 2021 quando la Fondazione LEM fece da supporto logistico alla realizzazione della puntata su Livorno del documentario “Rinascimento senza fine”: un grande affresco video della Toscana in otto episodi per raccontare al pubblico cinese di China Central Television – la più importante emittente pubblica del Paese – le meraviglie della nostra regione.
A distanza di un anno, è arrivato il momento di mostrare il risultato di quelle riprese alla stampa e ai soci della Fondazione LEM che si sono ritrovati nella sala del Cisternino di Città per assistere alla proiezione del documentario prodotto da Toscana Promozione Turistica – braccio operativo della Regione in questo campo – e CCTV. Per presentare il documentario, il palco del Cisternino ha accolto il sindaco di Livorno Luca Salvetti, l’assessore regionale al Turismo Leonardo Marras, l’omologo livornese Rocco Garufo, il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Tapinassi e il regista del documentario Paolo Carrino.
Salernitano di nascita, profondamente legato alla Cina, Carrino ha avuto il compito di descrivere le tante facce della Toscana e tra queste anche quella sicuramente originale di Livorno. La sua troupe ha scelto di essere in città in coincidenza dello spettacolo “Millenovecentoventuno”, andato in scena il 18 dicembre 2021 in quello stesso teatro, il Goldoni, dove cento anni prima ebbe luogo la scissione interna al PSI con la successiva nascita del PCd’I. Per questo, le bellissime immagini della Terrazza Mascagni, della Fortezza Vecchia, dei profili delle isole dell’arcipelago e dell’incomparabile luce dei tramonti livornesi, hanno lentamente ceduto il passo ad una narrazione che, intrecciandosi con quella dello spettacolo andato in scena al Goldoni, ha ripercorso le vicende della nascita del Partito Comunista nel 1921. Una scelta di ovvio interesse per il pubblico cinese a cui il documentario si rivolge e che permetterà di far conoscere Livorno ad un’audience stimata in oltre 900 milioni di spettatori, perché a tanto ammontano quelli che hanno assistito alla precedente produzione di Carrino sulle bellezze di Roma. Insomma, uno spot di enorme valore per la città nel momento in cui, pur con tutte le contraddizioni ancora in essere, la Cina sta permettendo ai suoi cittadini di riprendere a viaggiare con la fine delle ferree restrizioni della pandemia.
Dopo la proiezione, i soci vecchi e nuovi della Fondazione LEM hanno ricevuto il report attività 2021-2022 dall’eloquente sottotitolo “L’inizio di un percorso”. Sì, perché, a discapito della mole di iniziative e progetti messi in campo, nella sua forma statutaria attuale la Fondazione esiste solo da due anni. E in questi due anni di strada ne ha fatta parecchia.
Certo, moltissimo rimane ancora da fare, come ha osservato con realismo l’assessore al turismo Rocco Garufo. Ma intanto i numeri sembrano dare ragione delle scelte fatte finora. Soprattutto se si guarda al +6,2% di presenze turistiche nel 2022 in rapporto al 2019, anno di riferimento pre-Covid. Un guadagno percentuale che pone l’Ambito Turistico Livorno-Capraia-Collesalvetti al secondo posto sui ventotto in cui è suddivisa la regione. Un dato di grande interesse se si considera il ritardo accumulato in passato nel costituire e dare avvio all’Ambito. Ritardo recuperato, già ad inizio mandato, solo grazie all’azione dell’attuale assessorato al turismo, artefice anche del rilancio della Fondazione.
Insomma, “L’inizio di un percorso”, quello del Lem, vissuto intensamente, avendo fisso l’obiettivo di rilanciare la destinazione Livorno. E i cui risultati ci piace pensare che abbiano aiutato Toscana Promozione Turistica a scegliere la nostra città come sede di Buy Tuscany e Sharing Tuscany 2022: le più importanti iniziative regionali per l’incontro tra buyers nazionali e internazionali e i prodotti turistici elaborati dai 28 Ambiti della Toscana. Un momento di grande visibilità per Livorno, che ha posto la città sotto i riflettori come destinazione turistica originale e accogliente per tour operator di ogni provenienza.